Ipoteche immobiliari, ecco come sta cambiando il mercato italiano

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L’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato gli ultimi aggiornamenti delle sue statistiche ipotecarie, rammentando agli interessati come siano circa 917 mila gli immobili oggetto di ipoteca in un mutuo, il 4% in più rispetto all’ultimo dato relativo al 2016.

Come facilmente immaginabile, la maggior parte delle ipoteche è contenuta in atti residenziali, con una quota pari al 57,8%, che diventa però oltre l’80% nel caso in cui a questa percentuale si includano anche i contenuti degli atti residenziali di tipo plurimo, e gli atti residenziali misto. Tra gli atti che coinvolgono solamente degli immobili non residenziali, le tipologie “terziario commerciale” e “misto non residenziale” detengono le percentuali più elevate, intorno al 3%, mentre gli atti che contengono solamente terreni sono pari al 4,6% del totale.

Il valore monetario

Passando dai numeri delle unità immobiliari ipotecate al valore monetario del capitale di debito, il rapporto dell’Agenzia delle Entrate – OMI afferma come l’importo complessivo dei finanziamenti garantiti da ipoteche immobiliari sia pari a 93,5 miliardi di euro, il 9,1% in più dell’anno precedente, con una quota prevalente (poco più del 60%, 57 miliardi di euro) degli atti di mutuo con immobili residenziali (residenziali, residenziali plurimi e misti residenziali).

Per quanto attiene invece gli atti che coinvolgono solamente degli immobili non residenziali, sono le tipologie produttive (5,1%), terziario commerciale (8,1%) e misto non residenziale (14,9%) a detenere le quote più rappresentative, con oltre 26 miliardi di euro cumulativi. Gli atti che hanno solo terreni ipotecati rappresentano il 7%, con 6,5 miliardi di euro.

Dati ancora dimezzati rispetto ai picchi del 2007

Nonostante la ripresa del mercato immobiliare e dei relativi dati ipotecari, il mercato risulta essere ancora ben lontano dai picchi del 2007.

In particolare, dalle serie storiche condivise dall’OMI emerge come i capitali finanziati con mutui ipotecari abbiano raggiunto, dopo una sostenuta crescita, un tetto di oltre 200 miliardi di euro nel 2007, salvo poi calare drasticamente negli anni successivi, fino a toccare un punto minimo nel 2014 (58,3 miliardi di euro).

Oggi il valore è nuovamente in trend crescente, ma il dato complessivo manifesta un importo di capitale di debito totale ancora dimezzato rispetto al picco di 10 anni fa.

Sei immobili ipotecati su dieci sono al Nord

Passando infine ai dati per area geografica, notiamo come il 57,9% degli immobili ipotecati si trovi nel Nord Italia, con un dato assoluto di 531 mila unità, in crescita del 3,5% su base annua. Al Centro si trova il 21,3% degli immobili ipotecati (195 mila unità, in rialzo dell’1,4% su base annua), mentre al Sud gli immobili ipotecati sono il 19,6% del totale (179 mila unità, in aumento del 7,1%).

Sul capitale di debito, il 53,4% è legato a immobili ipotecati al Nord Italia (49,9 miliardi di euro), il 21,2% a immobili al Centro Italia (19,8 miliardi di euro), mentre il 17,7% a immobili al Sud Italia (16,5 miliardi di euro).

I dati residuali fanno riferimento a immobili su più aree geografiche, per 11 mila unità ipotecate e 7,1 miliardi di euro di capitale di debito.

LaPlanning
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