Mutui casa, calo delle surroghe fa compiere passo indietro ai finanziamenti

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Prosegue la flessione delle richieste di nuovi mutui casa nel territorio italiano. Un andamento non certo inatteso, considerata la “depurazione” in atto a causa della diminuzione delle surroghe, e che sta permettendo al mercato creditizio italiano di collocarsi su livelli di maggiore attendibilità. A conferma di ciò, sia sufficiente dare uno sguardo a quanto dichiarato da CRIF nel suo ultimo barometro, con dati aggiornati allo scorso 30 novembre 2017, di cui ora tracciamo alcuni spunti essenziali.

Richieste di nuovi mutui e surroghe

mutui casaIl primo dato che salta all’occhio è, intuibilmente, relativo all’andamento delle richieste di nuovi mutui e surroghe. Come ricordarto dall’ultimo bollettino CRIF, infatti, le richieste di nuovi finanziamenti legati all’abitazione sono calate del 20,4% a novembre 2017 rispetto all’anno precedente, contribuendo a una flessione cumulata gennaio – novembre 2017 pari al 10,3% su anno.

Si tratta di un dato che – come abbiamo anticipato qualche riga fa – non deve sorprendere, e che è continuazione di un’evoluzione iniziata nel 2015, quando il mercato ha dovuto fare i conti con un raffreddamento del contributo delle surroghe (che aveva invece permesso di “reggere” l’intero mercato creditizio nei momenti più bui della crisi finanziaria), e dunque con una progressiva attenuazione dei finanziamenti per sostituzione.

Importo e durata dei finanziamenti

Sempre secondo il Barometro Crif, nel mese di novembre gli italiani che hanno domandato un mutuo lo hanno generalmente fatto per 128.351 euro. Il dato che però risulta essere più meritevole di osservazione è, in questo caso, capire in che modo da inizio anno ad oggi si siano distribuite le fasce di importo, e in che modo siano variate (non tantissimo) rispetto all’anno precedente.

In tal senso, la fascia più richiesta di finanziamenti immobiliari è quella tra i 100 e i 150 mila euro, con il 29,3% della quota di mercato, davanti a quella tra 1 e 75 mila euro, con il 26,8%, quella tra i 75 e i 100 mila euro con il 20,5% e quella tra i 150 e i 300 mila euro con il 20,4% (il 3% ha richiesto oltre 300 mila euro).

Ebbene, a conferma del fatto che nel corso dell’ultimo anno il peso delle surroghe è andato a scemare, si noti come la fascia tra 1 e 75 mila euro sia calata dello 0,6% su base annua, mentre quella tra 150 e 300 mila euro sia crescita dello 0,8%: un chiaro segno di comele surroghe stiano gradualmente diminuendo (alle surroghe è generalmente attribuibile un minore importo di mutuo) in favore dei veri e propri “nuovimutui.

Per quanto infine concerne la durata dei finanziamenti, le conclusioni già rammentate sono ben replicabili anche in relazione all’estensione del piano di rimborso: nel 2017 aumenta infatti la quota di finanziamenti tra 25 e 30 anni (+ 1,8%) e diminuisce quella tra 5 e 10 anni (-1,8%) a dimostrazione del calante peso relativo delle surroghe, che vengono erogate di solito per durate più contenute rispetto a quelle che caratterizzano invece i nuovi finanziamenti immobiliari.

LaPlanning
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