Mutui casa, i dati Crif di inizio anno confermano il calo della domanda

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Nel suo barometro di inizio anno, Crif evidenzia come le interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe siano calate del 10,8% rispetto a quanto non fosse stato riscontrato nello stesso periodo del 2017. Un dato che risulta essere pesatamente condizionato dalle surroghe e che, peraltro, non costituisce certamente una sorpresa, visto e considerato che dallo scorso mese di marzo il report della Centrale Rischi ribadisce una contrazione su base annua dell’elemento statistico di cui sopra.

Insomma, come più volte abbiamo ribadito nel corso dell’ultimo anno, trova ulteriore sottolineatura il fatto che l’esaurimento della spinta delle surroghe (a cui va riconosciuto il merito di aver trainato il comparto creditizio nei periodi peggiori della crisi) sta ora condizionando l’andamento complessivo del mercato, e potrebbe continuare a farlo anche per il resto del 2018.

Importo medio richiesto oltre i 125 mila euro

Ad integrazione di quanto sopra, evidenziamo come l’importo medio del mutuo richiesto sia ora in grado di ergersi oltre quota 125 mila euro (125.724 euro) e come la fascia di richiesta di finanziamenti tra i 150 e i 300 mila euro sia salita sopra il 20% (20,4%).

La quota staticamente più rappresentativa è tuttavia quella costituita dalle richieste di finanziamenti tra i 100 e i 150 mila euro (29,3%), mentre quella dei mutui di importo sotto i 75 mila euro, tradizionalmente attribuibile proprio ai finanziamenti in sostituzione di altri mutui, ha perso 1,9 punti percentuali al 26,8%.

Quasi 4 nuovi mutuatari su 10 hanno più di 45 anni

L’evidenza che le surroghe stiano continuando a influenzare notevolmente il mercato, nonostante un intrapreso trend di flessione e di contenimento, è peraltro ribadito dall’analisi statistica sull’età anagrafica dei richiedenti un mutuo.

Si scopre così che quasi 4 nuovi mutuatari su 10 hanno più di 45 anni, e che la fascia tra i 35 e i 44 anni, per quanto in calo di 1,1 punti percentuali, può comunque pesare per oltre un terzo del totale delle domande. In dinamica crescita (+ 1,7 punti percentuali) la fascia di nuovi mutuatari tra i 25 e i 34 anni, pari al 25,4%, mentre quella tra i 18 e i 24 anni rimane marginale con il 2,5% del totale.

Crescono del 3% i mutui sopra i 25 anni di durata

Tra gli ulteriori dati statistici forniti da Crif, assume particolare rilevanza anche quello riconducibile all’evoluzione delle durate più richieste dai mutuatari italiani. La fascia quinquennale che conosce il maggiore dinamismo è, in tal senso, quella per i mutui compresi tra i 26 e i 30 anni, che salgono di 3 punti percentuali 23% del totale. In questo modo, i mutui over 25 salgono altresì al secondo posto per rappresentatività, dietro quelli – più richiesti – di estensione temporale tra i 16 e i 20 anni, per il 25,2% del totale.

Il calo più gravoso è invece quello dei mutui di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, oggi in contrazione di 2,8 punti percentuali anno su anno, al 16,3%.


Fonte:

Barometro CRIF andamento interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe – gennaio 2018

LaPlanning
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