Mutui casa, tassi ancora in calo nel mese di aprile

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Nel suo ultimo bollettino mensile pubblicato con riferimento ai dati di aprile, l’ABI certifica un ulteriore calo dei tassi applicati alle operazioni di finanziamento per acquisto casa, con un passo indietro che ha stupito i principali analisti, evidentemente convinti che il mercato fosse in procinto di invertire la tendenza del costo del denaro al retail, dopo le flessioni a cavallo tra 2017 e 2018.

E invece, ancora una volta, i tassi bancari rilevati dalle stime SI-ABI hanno sposato la linea decrescente, con un livello medio dell’1,85% applicato alle nuove transazioni di mutuo alle famiglie per acquisto di abitazioni, e con un livello medio del 2,66% per quanto concerne invece il tasso medio ponderato sul totale delle consistenze.

Il 72,6% delle operazioni sono a tasso fisso

mutui casaInsomma, i mutui casa erogati a aprile hanno mediamente goduto di una rata un po’ più leggera di quella dei mesi precedenti, confortando così le scelte di coloro che hanno deciso di indebitarsi durante la primavera per il compimento della propria operazione di investimento immobiliare.

In tale scenario, a non stupire è ancora una volta la netta prevalenza delle operazioni a tasso fisso: la quota dei finanziamenti erogati a tasso certo è infatti stata pari al 72,6%, contro il 71,9% del mese precedente e il 70,1% di inizio 2018. In altri termini, e in misura statisticamente sempre più convincente, quasi tre mutuatari su quattro hanno scelto di congelare il costo della propria operazione di finanziamento, respingendo ogni ipotesi di aleatorietà sul futuro.

Si tratta, quella appena rammentata, di una propensione tutt’altro che irragionevole: per le operazioni di medio lungo termine la possibilità di poter bloccare un tasso così vicino al minimo storico rappresenta una opzione strategica ideale, mentre per gli indebitamenti di estensione più contenuta (5 anni), il tasso variabile potrebbe mostrare ancora una discreta competitività.

Mercato immobiliare in ripresa

Nello stesso bollettino mensile l’ABI certifica altresì l’impressione di una concreta ripresa del mercato immobiliare italiano che, pur presentando ancora elementi di debolezza, può vantare un graduale progresso nella riduzione dello stock di case invendute e nell’incremento del numero di compravendite.

A sostegno delle proprie valutazioni, l’ABI cita anche i risultati di un’indagine congiunturale condotta sul mercato delle abitazioni a gennaio 2018 presso 1.530 agenzie immobiliari: rispetto alla precedente rilevazione sono evidenti i segnali di rafforzamento della domanda, con una crescita del numero di agenzie che hanno intermediato almeno un immobile, e un calo delle giacenze degli incarichi a vendere.

ABI conclude infine rammentando come i finanziamenti mediante mutui ipotecari abbiano continuato a coprire una quota molto ampia delle compravendite (circa l’80%, contro il valore minimo del 55% del II trimestre 2013), con un loan-to-value crescente (oggi oltre il 70%, contro il valore minimo del 55,8% del II trimestre 2013). Una tendenza che nei prossimi mesi dovrebbe continuare a svilupparsi positivamente, rappresentando un altro tassello di un lento, ma costante, ritorno alla normalità.

LaPlanning
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