Mutui casa, volumi e tassi in crescita tra il 2018 e il 2019

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Il nuovo dossier ABI relativo al mese di gennaio 2019 ci fornisce un interessante spaccato del modo con cui è stato archiviato lo scorso anno, e la maniera con cui le principali variabili sul comparto creditizio – immobiliare stanno contraddistinguendo il nuovo esercizio.

Dai dati al 31 gennaio 2019, in particolare, emerge come i prestiti alle famiglie e alle imprese abbiano registrato una crescita su base annua pari all’1%, e che in tale progressione i mutui abbiano fatto una figura ancora più brillante, considerato che il relativo mercato (a dicembre 2018) è aumentato del 2,5% su base annua.

Prestiti in aumento per tutte le principali forme tecniche

Un altro dato che salta all’occhio nella lettura del bollettino ABI è certamente quello relativo all’analisi dei tassi di interesse medi sul totale dei prestiti, che nel primo mese del 2019 si è attestato al 2,59%, contro il 2,55% del mese precedente e il 6,18% prima dell’inizio della crisi.

In tale spaccato, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato pari all’1,92%, in aumento rispetto all’1,89% di dicembre 2018, all’1,79% quale minimo di luglio 2018, e – evidentemente – ancora ben lontano dal 5,72% affermato alla fine del 2007.

Migliora la qualità del credito

Per quanto attiene la qualità del credito, non sfugge come sia evidente la soddisfazione nel riscontrare sofferenze nette (cioè, il dato lordo al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a fine 2018 pari a 29,5 miliardi di euro, in forte calo rispetto ai 38,3 miliardi di euro del mese precedente e -573 miliardi di euro in meno di dicembre 2016.

Da tale analisi temporale risulta dunque che in 2 anni le sofferenze nette si sono ridotte di circa i due terzi, e che rispetto al picco toccato a novembre 2015 (88,8 miliardi di euro), la riduzione è stata di oltre 59 miliardi di euro.

La raccolta

Il dossier ABI si sofferma infine nel fotografare la situazione della raccolta bancaria, affermando come in Italia i depositi dei correntisti siano aumentati di circa 35 miliardi di euro rispetto all’anno precedente (+ 2,4%) mentre sia calata di 29 miliardi di euro (- 10,8%) la raccolta tramite obbligazioni. La raccolta complessiva risulta comunque in lieve crescita per lo 0,3%.

Sul fronte tassi, a gennaio 2019 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela era pari allo 0,61%, esattamente come il mese precedente. Spicca un rendimento stabile per tutti gli aggregati, con il 2,39% medio di rendimento delle obbligazioni, l’1,68% del rendimento sui pronti contro termine e lo 0,36% del rendimento sui depositi.

Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e il tasso medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è stato pari a 198 punti base a gennaio 2019, in linea con il mese precedente e in calo dagli oltre 300 punti base di fine 2007.

LaPlanning
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